Metodica Rigenera

Metodica Rigenera

Permette di selezionare le Cellule Staminali Mesenchimali adulte (MSCa) della Frazione Vasculo- Stromale (SVF) in base alle loro dimensioni (50micron) mediante un disgregatore meccanico

Legenda:
- Cellule Staminali Adulte: devono essere considerate come cell. progenitrici o precursori capaci di differenziarsi nei vari tipi di cellule del tessuto in cui si trovano
- Mesenchimali: da Mesenchima uno dei tre foglietti embrionali (gli altri due sono l’Ecto-derma ed Endo-derma) da cui si differenzia il tessuto connettivo:
tess.di sostegno es.:fibroblasti, grasso, ossa, muscoli, sangue.
- SVF: impalcatura costituita da vasi e tessuto connettivo che sostiene le cell.adipose del Grasso, fibroblasti, bulbi piliferei e altre cell.del Derma
- Derma: lo strato profondo dell’epidermide e funge da cuscinetto tra l’epidermide stessa e il grasso sottocutaneo
(vedi cell staminali)

Le MSCa sono riccamente presenti nella SVF del grasso ma soprattutto nel grasso con rapporto 50:1° favore del Derma

La procedura rientra nei parametri della “Manipolazione minima” (Allegato 1 del Regolamento Europeo n°13942007) e puo’ essere eseguita in un Ambulatorio Chirurgico adeguato
La Manipolazione Enzimatica, invece, è vietata dalla legge(Disposizione Eu 23/2004)

 

Come funziona la "Metodica Rigenera"

La “Metodica Rigenera” si avvale di un dispositivo che contiene delle lame che, in poco più di un minuto, disgregano il tessuto introdotto producendo dei MICROINNESTI di dimensioni tali (50 micron) da poter attraversare una griglia pre-sagomata

Quindi la loro selezione avviene in base alle loro dimensioni 

Il prodotto finale si raccoglie in un serbatoio dove e’ presente soluzione fisiologica ed è immediatamente pronto per essere infiltrato.

 

Presupposti scientifici della "Metodica Rigenera"

I MICROINNESTI ricavati con l’azione meccanica del disgregatore sono

‣ VITALI perché:

• il disgregatore lavora in un range di forze che preserva la loro vitalità
• la soluzione fisiologica neutralizza gli enzimi litici (lesivi per le cellule) prodotti dall’azione meccanica del disgregatore

‣ MICRO perché:

• Di dimensione costante pari a 50 micron il che permette loro di essere selezionati in base alla grandezza

‣ AUTOLOGHI perché:

• Il prelievo e l’innesto avvengono nello stesso paziente

‣ OMOLOGHI perché:

• si preleva e si utilizza lo stesso tessuto che si vuol rigenerare (es.: osso per osso) rispettando una omo-regionalità embriologica (es.: in caso di alopecia si utilizza derma prelevato dalla reg. occipitale).

 

Concetti base della medicina e chirurgia rigenerativa

Rapidamente  si descrivono due concetti base della Medicina Rigenerativa

SIDE POPULATION: in tutti i tessuti differenziati (parliamo di organismi adulti ) esistono le cellule staminali che rappresentano un serbatoio di cell. progenitrici E che si possono riconoscere:
    1. con un criterio basato sulle loro dimensioni: più semplice da attuare (usato dalla “tecnologia Rigenera”); 2. con l’analisi della configurazione molecolare presente in superficie: più complicato, frutto di una manipolazione enzimatica cellulare e vietata dalla legge (Disposizione Eu 23/2004)
NICCHIA CELLULAREinizialmente scoperta nel midollo e poi riconosciuta in tutti i tessuti, costituisce l’ambiente abituale, la matrice extracellulare, dove sono presenti le cellule 

I MICROINNESTI contengono cellule progenitrici (vedi) situate nella nicchia (vedi) costituita dalla matrice extracell tipica del tessuto che si sta esaminando.

 Nel nostro caso i Microinnesti,oltre a contenere i progenitori tipici del derma, collagene e proteine, liberano anche i GF’s che inducono capacità proliferativa (attività isto-genica) e bio-differenziativa dei tessuti con cui vengono a contatto (attività isto-induttiva).

 

Indicazioni della "Metodica Rigenera"

Le indicazioni sono molteplici ma noi esaminiamo quelle relative a:

1-Guarigione delle Ferite difficili ( es.:Ulcere cr.)

2-Cura della Calvizie precoce

 

1 - ULCERE E FERITE DIFFICILI

I Microiinesti ricavati con la “Metodica Rigenera” non solo  accorciano i tempi di guarigione delle ulcere (importante soprattutto in pazienti a rischio per es.:pz immuno-depressi e/o oncologici),ma determinano anche una cicatrice di migliore qualita’   

Perchè la "Metodica Rigenera" funziona in caso di ferite difficili e/o ulcere croniche

1- I Microinnesti contengono in maggioranza cell. Progenitrici endoteliali costituite:

per il 20% da cellule destinate a produrre nuovi vasi (neo-vasculo-genesi) o a riparare quelli danneggiati (neo-angio-genesi ):il maggiore afflusso di sangue nell’area lesa provoca meno infiammazione e meno dolore. • per l’80% da cellule indifferenziatedestinate a dare origine a cellule simili al tessuto che le ospita ( migliore tessuto cicatriziale)

2-  I Microinnesti, attecchiscono piu’facilmente a causa delle loro dimensioni

Si ottiene una guarigione piu’ rapida

Le cell.Progenitrici,inoltre, contribuiscono alla “pulizia” della ferita direttamente con la secrezione di agenti anti-microbici o indirettamente mediante stimolazione della risposta immunitaria dell’ospite.

 

COME SI USA

Anestesia locale (Carbocaina 2%), senza vasocostrittore, round – block,

Si isolano alcuni punch di 2,5 mm, prelevati da un’area non visibile rispettando il criterio della omo-regionalità embriologica (per l’arto superiore: ascella; per l’arto inferiore: inguine).

Di solito nn si usano punti di sutura  

Ogni punch viene introdotto nel device (assomiglia ad una “cialda del caffè”) fornito



• di una griglia metallica con fori di diametro costante di 50 micron;
• di lame montate su un cilindro rotante
• una camera dove si introducono  1,2 cc di Soluzione fisiologica

Il dispositivo viene posizionato in una centrifuga che lavora in tempo ( poco piu’ di 1minuto) e velocità prestabiliti.
Il prodotto finale ottenuto con la” Metodica Rigenera”e’ costituito da Microinnesti contenenti cellule della SVF e viene immediatamente infiltrato nel derma lungo il bordo della perdita di sostanza (pds) del cc dell’area prescelta.

Viene infiltrata anche uno “scaffold” (spugnetta di collagene) che è posizionata sull’ulcera stessa.

Medicazione chiusa

N.B. Stiamo ottenendo dei buoni risultati anche nel trattamento delle cicatrici post- ustione, in alcune forme di cheloide, nelle cicatrici da acne

2 - Cura delle calvizie

La “Metodica Rigenera” viene impiegata nella cura della Calvizie  perche’ favorisce la creazione di nuovi vasi, ha capacita’ isto-genica e isto-induttiva sulle cell del Bulge e sul bulbo  (vedi concetti base della Medicina e Chirurgia Rigenerativa)

Indicazioni :

nei giovani e nelle donne, soprattutto, per completare la terapia farmacologica del Dematologo o per sostituirla se non realizzabile • in caso di capelli miniaturizzatiin seguito a chemio-rx terapia; in concomitanza al Trapianto(sia con tecnica FUE che  STRIP) per facilitare l’attecchimento delle FU’s (Unita’ Follicolari) e per favorire la guarigione delle cicatrici nell’area donatrice.

I meccanismi d’azione sono pressoché sovrapponibili a quelli riscontrati nell’uso dei GF’s del PRP.(vedi)

Abbiamo studiato e verificato su pazienti consapevoli, in collaborazione con l’Istituto di Anatomia dell’Università di Pavia, che l’uso contemporaneo, nella stessa seduta, di PRP +Metodologia Rigenera permette di enfatizzare i risultati rispetto all’utilizzo singolo di ognuna delle due terapie.
Per questo motivo possiamo utilizzare la “Metodica Rigenera” anche senza il PRP quando non e’ possibile la sua preparazione per motivi organizzativi (mancata autorizzazione del Centro Trasfusionale di riferimento)

Come si usa

Anestesia locale (Carbocaina 2%), senza vasocostrittore ,round –block, nella regione retro-auricolare

Si prelevano 2-4 punch di 2,5 mm ognuno; spesso non occorrono punti di sutura.
In corso di Trapianto utilizziamo, in caso di tecnica STRIP, parte del materiale di scarto, oppure sacrifichiamo 2 o più punch in caso di tecnica FUE.

Si procede come nel caso gia’ descritto per la cura delle ulcere

Il prodotto finale ottenuto con la” Metodica Rigenera” (Microinnesti con cellule della SVF) viene immediatamente infiltrato nel derma del cc dell’area prescelta.

Abbiamo messo a punto un protocollo che prevede un uso cadenzato e contemporaneo delle due metodiche:

Tempo 0: PRP +”Metodica Rigenera” ( Microinnesti contenenti MSC della SVF); • Dopo 6 mesi: PRP • Dopo 12 mesi : PRP + “Metodica Rigenera”

Una volta /anno a seconda dei risultati ottenuti e in accordo con il paziente si puo’ ripetere la doppia somministrazione

NB:.Il PRP e la “Metodica Rigenera” forniscono entrambe materiale autologo, non trasmettono tossicità sistemica e/o locale, non danno reazioni immunitarie.

 


Autotrapianto Capelli Roma
dr. Ciro De Sio

Il dr. Ciro De Sio esegue interventi di CHIRURGIA della CALVIZIE  fin dagli inizi degli anni 90

Ci riferiamo ai piu’ comuni che sono



• l’AUTOTRAPIANTO CAPELLIa Roma sia con la tecnica della Strip  che con la tecnica  Fue,     
SCALP REDUCTION.

Alla Chirurgia il dr De Sio abbina la  MEDICINA RIGENERATIVA per la prevenzione dell’Alopecia sia maschile che femminile e per migliorare i risultati degli inteventi di Autotrapianti capelli

 

L’ AUTOTRAPIANTO CAPELLI  è un intervento chirurgico che si esegue in anestesia locale (in presenza dell’Anestesista) e consiste nel trasferimento dei capelli nello stesso individuo (Auto-trapianto)da un’area più ricca ad un’altra carente. 

Con l’ Autotrapianto di capelli il numero totale degli elementi risulta invariato, solo che essi sono distribuiti “ad arte” secondo le esigenze e il gusto del paziente. 

L’area donatrice è localizzata di solito nella regione occipitale, ma si possono sfruttare anche le zone laterali del cuoio capelluto perche’ entrambe  sono dotate di capelli di “lunga vita”.

 

Il prelievo può essere effettuato sia con la tecnica della STRIP, che mediante la tecnica FUE

 

 

AUTOTRAPIANTO DI CAPELLI CON  LA TECNICA DELLA STRIP

 

Si asporta una striscia di cuoio capelluto

che viene poi affidata ad un’equipe specializzata

che, mediante il microscopio operatorio, prepara le unità follicolari, FU’s, ognuna composta da 1 fino a 3-4 capelli.

Le FU’s contengono capelli vitali perché prelevati con il bulbo e quindi in grado di continuare a vivere e crescere se trapiantate in tessuto vitale. 
Il gap residuo viene ridotto mediante un’accurata sutura che lascia una sottile cicatrice lineare facilmente occultabile anche con capelli molto corti.

 

Un miglioramento notevole nel risultato è stato raggiunto con la cosidetta “SUTURA TRICOFITICA”  che ora utilizziamo di routine.

 

L’ Autotrapianto di capelli con la tecnica della STRIP non prevede che  il paziente debba rasarsi.

In genere, i capelli, lasciati lunghi ,servono per mascherare l’intervento (la cicatrice occipitale e le aree trapiantate ) cosi’ da  velocizzare il rientro nella vita di relazione e lavorativa, talvolta, anche il giorno successivo. Questo aspetto è molto importante soprattutto per i professionisti e/o per chi, per  privacy,  non vuol far sapere di aver subito l’intervento di autotrapianto capelli

.

AUTO TRAPIANTO DI CAPELLI CON  LA TECNICA FUE

 

La differenza rispetto all’ Autotrapianto di capelli con la tecnica della STRIP consiste nel prelievo delle FU’s.

Si utilizza infatti un bisturi circolare (simile ad una penna a scatto). mediante il quale si possono  selezionare e rimuovere le singole unita’ follicolari (FU’s).

Si ottengono delle “carote”, gia’pronte  per essere innestate.

I siti donatori appaiono come piccoli “buchi” che guariscono rapidamente da soli e si mascherano facilmente tra i capelli rimasti.

Con la tecnica FUE i pazienti devono rasarsi a “zero” per permettere l’isolamento delle FU’s  e questo puo’ condizionare un immediato ritorno alla vita sociale  e lavorativa.

 

Le FU’s ottenute, sia con la tecnica STRIP che con la tecnica FUE,  sono stoccate in vaschette contenenti soluzione perfrigerata (ora utilizziamo spesso il PRP), pronte per essere innestate nelle aree previste video  6bis

 

 

La fase dell’inserimento delle FU’s è effettuato direttamente dal Dr. De Sio con l’aiuto dei più esperti dell’equipe che si alternano per velocizzare i tempi chirurgici.

Il paziente alla fine, con i capelli lavati e pettinati, con minimi  segni dell’intervento di Autotrapianto capelli, senza terapia domiciliare, viene dimesso.

I pazienti sottoposti ad autotrapianto capelli con tecnica FUE devono portare per qualche giorno una medicazione per proteggere l’area di prelievo,che, come abbiamo scritto in precedenza, è stata adeguatamente rasata nel pre-operatorio.

I pazienti sottoposti a tecnica STRIP, invece, non hanno medicazione perché i capelli, lasciati lunghi nel pre-op, mascherano i segni dell’intervento.
Tutti i pazienti sono controllati e medicati il giorno successivo.

 

L’intervento di Autotrapianto capelli è condotto in anestesia locale in presenza costante dell’Anestesista che monitorizza il paziente  fino alla dimissione e tiene sotto controllo i parametri vitali per ridurre ogni minimo rischio.

In questo modo il pz rimane tranquillo per tutta la durata dell’intervento che dura diverse ore, non percepire dolore e non si stanca

Inoltre anche il Chirurgo e tutta l’equipe lavora meglio

 

Si possono trapiantare anche aree particolari come pube

 e  sopracciglia

 

 

CONSIDERAZIONI

 

Su internet “Autotrapianto capelli “ e’ una delle voci piu’ ricercate il che indica il grande interesse che l’intervento incontra  senza distinzione di sesso e di eta’.

Da cio’ la necessita’ di cercare  un professionista competente e non fermarsi al banale e fastidioso :quanto costa? Quanti capelli mette?  magari inviando una foto su What’sApp (maledetto!!!)  come se si andasse al mercato e si acquistasse  da chi vende la merce ad un prezzo piuì basso.

Non e’ la stessa cosa

Bisognerebbe informarsi invece su chi e’ il Chirurgo,che esperienza ha.dove lavora ,se la struttura dove opera e’ adeguata e’ autorizzata o possiede solo un lettino e basta  

Mai, per contenere i costi  trascurare la sicurezza; questa superficialita’, si’,potrebbe costare caro !!!!

Il dr. De Sio, per l’intervento di Autotrapianto di capelli a Roma,utilizza uno strumentario raffinato e di ultima generazione come lo stereo-microscopio, scialitiche a luce fredda e tecnologia LED, bisturi con punta diamantata per ottenere incisioni piccolissime  (massimo 1mm,) e precise

 

Il dr De Sio ha iniziato, ormai da piu’ di 20 anni , ad effettuare l’intervento di autotrapianto di capelli a Roma all’IDI ,famoso e prestigioso Ospedale della capitale,  dove ha organizzato i primi Congressi internazionali sull’argomento mai tenuti prima in Italia  e dove ha ha avuto resposabilita’ di Primario del reparto di Chirurgia Plastica e del Modulo di Chirurgia della Calvizie .

 

Durante la visita (che possono essere anche piu di una  e non  sono mai “chiacchierate” (quellie si fanno al bar!!) il dr De Sio discute con il paziente sia la tecnica piu’ idonea ma soprattutto elabora un progetto con un disegno originale e personalizzato.

La visita e’ fondamentale perche tra chirirgo e il pz deve nascere un’intesa ,una sorta di “flirt” : il pz deve esprimere tutti i dubbi ,deve elencare tutte le nozioni raccolte a volte alla rinfusa dal web,dalle riviste ,dal “sentito dire” e che gli sembrano delle verita’ assolute .

Il Chirurgo,d’altro canto,deve entrare in sintonia con il pz ..deve chiarire i suoi dubbi,scardinare eventuali convinzioni non”vere”, capire alla fine le sue aspettative se sono realizzabili o meno .

Spesso deve dire dei “no”quando comprende che queste aspettative vanno al di la’ del possibile e che possono nasconder invece altre problematiche .

Come  ci sono i “no” che fanno crescerei figli cosi’ i “no” del chirurgo che evitano problemi a se’ stesso e soprattutto al pz perche’ sara’ sempre un pz scontento

Alla fine l’intervento di Autotrapianto di capelli “ben fatto”non deve essere riconosciuto come tale: gli amici, i colleghi di lavoro, la compagna o la moglie stessa, se tenute all’oscuro,  noteranno il cambio del look, che avviene nell’arco di mesi, senza attribuirlo necessariamente all’opera di un chirurgo.

Per raggiungere l’attuale standard dii qualita’ e di sicurezza il dr De Sio ha dovuto studiare aggiornarsi di continuo frequentando congressi e presentando relazioni in tutto il modo sottraendo tempo (e denaro) al tempo libero e alla famiglia

Per questi comprensibili motivi il dr De Sio nn si puo’ permettere di effettuare visite di cortesia

 

 

AUTOTRAPIANTO CAPELLI ROMA, AUTOTRAPIANTO CAPELLI PRP ROMA

Il dr De Sio esegue l’autotrapianto di capelli Roma secondo le tecniche piu’ moderne con l’ausilio di strumentario di ultima generazione servendosi di un’equipe esperta nonche’ di un pool di Anestesisti che rendono l’autotrapianto di capelli il piu’ sicuro possibile.

Il dr De Sio ,per mantenersi aggiornato con i progressi del mondo scientifico,ha introdotto da qualche anno,nella sua routine lavorativa, l’abbinamento della  Medicina Rigenerativa  da sola o in contemporanea all’Autotrapianto di capelli

Ci riferiamo al PRP   (vedi) e aella “Tecnologia RIGENERA “ (vedi)

PRP sta per PLASMA RICCO di PIASTRINE e ,in pratica, sfrutta le capacita’ di componenti dello stesso individuo,le Piastrine, di poter interferire nella ristrutturazione di eventuali carenze o deficit presenti nell’organismo.

Infatti le PIASTRINE contengono dei principi, i cosidetti “fattori di crescita”,che hanno,tra l’altro, capacita’cicatrizzanti nonche’ stimolanti sulle cellule staminali dei bulbi piliferi a produrre capelli piu’ forti,piu’ strutturati che percio’durano piu’ a lungo e cadono di meno

La metodica del PRP puo’ essere utilizzata da sola , come prevenzione nei giovani e nelle donne quando il trapianto non sempre e’ indicato, oppure contemporaneamente all’Autotrapianto di capelli per far attecchire meglio i capelli innestatie far guarire prima le cicatrici sia con tecnica della STRIP che con la FUE

La” Tecnologia RIGENERA” utilizza le cell.Progenitrici del derma per stimolare le cell.del BULDGE, a migliorare la vascolarizzazione ,a ottimizzare la crescita dei capelli trapiantati,a facilitare la giarigione dei siti donatori

In pratica le due metodiche ,PRP e “Tecnologia Rigenera “ enfatizzano gli effetti rispetto a se venissero utilizzarte da sole.

Il dr De Sio esegue l’ Autotrapianto capelli Roma e l’Autotrapianto capelli PRP  e/o “Rigenera” Roma in un Day Surgery fornito di autorizzazione da parte della Regione 

localizzato in un quartiere prestigioso della capitale

mettendo quindi il paziente  in condizione di poter godere della massima sicurezza in aggiunta a un adeguato confort.

Concede inoltre alle mogli e/o compagne di raggiungere facilmente le piu’ famose strade dello shopping.

Per questo motivo si consiglia di saldare la parcella prima dell’intervento ….

 

 

Scalp Reduction

L’intervento di Chirurgia della calvizie più efficace per ridurre la “chierica”

 

Il Dr. De Sio è uno dei pochi e non solo in Italia ad eseguire  la Scalp Reduction (S.R.) con l’Estensore di Frechet (E.di F.) completato con l’utilizzo dei famosi “3 lembi di Frechet”

 

La Metodica consiste nella sostituzione del cuoio capelluto (c.c.) calvo del vertex, abitualmente detta ”chierica”, con cuoio capelluto ricco di capelli; invece di trapiantare tutta l’area glabra, questa viene eliminata chirurgicamente e i margini sono accostati e suturati.

Questo è possibile se asportiamo “chieriche” di piccole dimensioni, ma se ci troviamo di fronte a calvizie di 10 cm e più abbiamo inevitabilmente difficoltà alla sutura:i n questi casi  è indicata la metodica che prevede l’utilizzazione di un device :’’L’Estensore di Frechet.(E.di F.)

L’ E.di F. è uno strumento elastico delle dimensioni di una carta di credito, costituito da un corpo elastico che presenta ai due lati corti due barrette metalliche, ognuna fornita di una serie di uncini. Data la sua elasticità,  l’E.di F. ha la capacità di estendersi  fino al doppio delle dimensioni iniziali e di ritornare poi alle condizioni iniziali. 

L’intervento consiste in 2 tempi operatori:

FASE 1

– si incide longitudinalmente il cuoio capelluto al centro dell’area calva

-si rimuove solo una porzione di cuoio capelluto che permette la sutura dei margini

-si aggancia nel sottocute la barretta metallica lungo uno dei due versanti della breccia chirurgica, si estende l’E.di F. e si aggancia l’altra serie di uncini all’altro versante della ferita

-si sutura l’incisione e il paziente torna a casa.

Il paziente che si sottopone all’intervento di  Scalp Reduction può svolgere la normale attività lavorativa perchè l’E.di F., nello spessore del cuoio capelluto, non si vede, nè deforma il cuoio capelluto.
Se ci poniamo alle spalle del pz notiamo solo la cicatrice mediana

 

FASE 2

-dopo 30 gg si procede al 2° tempo

-si incide lungo la pregressa cicatrice

-si rimuove l’E.di F. che nel frattempo si è “scaricato“ e quindi si è accorciato stirando il cuoio capelluto calvo che puo’ apparire “arricciato” o semplicemente senza tensione nella regione mediana

-si elimina la cute calva residua con conseguente avvicinamento del cuoio capelluto ricco di capelli

-invece di suturare direttamente i due margini della ferita si allestiscono 3 lembi,

i famosi “3 Lembi di Frechet” che trasformano la cicatrice mediana, rettilinea in una cicatrice sinuosa.

Questo artificio fa sì che i capelli, al vertex,saranno orientati di nuovo naturalmente dall’alto verso il basso, mascherano la cicatrice stessa. 

La metodica permette di eliminare nell’arco di 1 mese “chieriche” anche di 7-10 cm.

In presenza di “chieriche” particolarmente ampie possiamo avere un ulterire step intermedio  posizionando un altro estensore che ci permette di eliminare piu’ area calva .

Si conclude sempre con l’allestimento dei 3 lembi

  

In caso di estese calvizie che interessano la reg.frontale e il “vertex” il dr De Sio puo’ integrare l’Autotrapianto capelli e la Scalp Reduction,

L’E.di F.puo’ essere utilizzato anche per patologie non connesse all’alopecia

Vedi il caso di una pz con grande nevo in regione parietale del c.c.

In alternativa



• Innesto di cute con conseguente area alopecica
• Uso di Skin Espander con disagio del pz perche’ sarebbere stati necessari lo stesso 2 interventi ma con in piu’
‣ il disagio del rifornimento dell’Espansore ogni 10gg per almeno 3 mesi
‣ il disagio di dover esibire la deformazione del cc per la presenza del device sotto cute .

 

 

F.A.Q.

1-I capelli trapiantati cadono?

No perche’ prelevati dalle aree dove nascono capelli di lunga vita che conservano questa caratteristica anche quando dove sono trapiantati

 Se utilizziamo un esempio calcistico  potremmo definire  questi come capelli di “serie A” e continueranno a crescere sempre.

I capelli che invece nascono in regione frontale o alla chierica possono essere considerati di “serie B” e cadono se e’ scritto nel loro destino genetico.

Rimaniendo nell’ambito calcistico, possiamo  paragonare i capelli di lunga vita,di serie A, della regione occipitale a Del Piero: questi e’ un fuoriclasse che rimane tale anche se poi va a giocare in serie B o in Australia.!!!

2-E’ vero che esistono due tecniche per il prelievo dei capelli ?

Si e’ vero

La tecnica STRIP prevede l’asportazione di una striscia di c.c. dalla quale si ricavano le unita’ follicolari (FU’s), isole contenenti da 1  a 3-4  capelli vitali perche’ ognuno conserva  il proprio  bulbo

Al posto della striscia rimossa rimane una cicatrice lineare che e’ facilmente mascherabile dai capelli anche se tagliati corti

Si rende evidente solo con un taglio di capelli “a zero”

La tecnica FUE, invece, consiste nel prelievo diretto delle singole FU’s che quindi saranno gia’ pronte per il trapianto

Le cicatrici puntiformi sono piu’ facilmente occultabili ma un taglio esasperato “a zero” dei capelli evidenziera’  cicatrici puntiformi a “cielo stellato”.

Quindi non e’ vero che la tecnica della STRIP lascia cicatrici mentre l’altra ,la FUE invece no.

Del resto qualunque intervento chirurgico, anche di chirurgia estetica, lascia cicatrici :si vedono poco perche’ il chirurgo plastico e’ attento e le rende poco visibili

Si tratta invece di due tecniche ognuna con vantaggi e svantaggi che il chirurgo deve ben spiegare al pz.

3-Come e’ condizionata la ripresa vita lavorativa e di relazione?

Con la tecnica STRIP preferiamo non far tagliare i capelli cosi’si puo’ mascherare meglio l’intervento

Alla dimissione il pz non viene fasciato e gia’ l’indomani ,dopo il nostro controll, puo’  fare uno shampo delicato e ripeterlo tutti i giorni

Dopo 10 gg ritorna per la rimozione dei punti

In caso di alopecia importante l’intervento non puo’essere camuffato in regione frontale.

Con la tecnica FUE necessariamente bisogna rasare i capelli nell’area donatrice che  deve essere  bendata alla dimissione .

La fascia si rimuove il giorno seguente e il pz non deve ritornare per i punti

L’unico inconveniente , imprevedibile in entrambe le metodiche, puo’ essere il gonfiore alla fronte che puo’ evidenziarsi in 2-3 giornata e scomparire in 3-4 giorni

Se si manifesta non indica ne’ infezione ne’ errata tecnica ma solo risposta individuale all’intervento :infatti non e’ necessario assumere terapia e l’edema scompare da solo

4-L’intervento e il post-op sono molto dolorosi ?

L’intervento si esgue in una sala operatoria attrezzata e autorizzata,in anestesia locale con la presenza dell’Anestesista costante che assiste il pz fino alla dimissione .

Questa condotta offre al pz il massimo del confort soprattutto nella fase iniziale e alla fine quando spesso e’ stressato dalla lunghezza dell’intervento .

Inoltre il chirurgo e tutta l’equipe lavorano con tranquillita’  perche’ tutti i parametri sono sotto controllo e gestiti dall’ Anestesista

 Il pz viene dimesso senza terapia domiciliare perche’ i farmaci necessari vengono somministrati durante l’intervento

Per precauzione puo’ essere utile un antidolorifico per la notte

5-Il trapianto si vede?

Se il risultato dell’intervento e’ naturale nessuno se ne accorgera’.

I capelli sono trapiantati corti di pochi millimetri e cresceranno gradatamente nell’arco di qualche mese : quindi gli “altri” difficilmente attribuiranno il cambiamento ad un intervento

6-Gli interventi sono tutti uguali ?

Assolutamente no ma la programmazione deve scaturire da una visita accurata che puo’ anche essere ripetuta per far si’ che si crei una sintonia tra l’operatore e il pz, tra le aspettative del pz e le reali possibilita’ del chirurgo: il risultato finale dipende sempre da dove si parte!!!!!

Il piu’ grande inconveniente che riscontriamo nella pratica abituale e’ il pz che ritiene di sapere gia’ tutto e che ritiene,quindi, la visita  inutile :” tanto ho letto tutto su internet”…”tanto gia’mi hanno detto che…”

Invece la nostra visita, che dura non meno di 1ora, spesso dimostra che il pz sapeva poco e male.

E’ fondamentale pertanto la pianificazione dell’intervento che puo’ avvenire solo durante una  visita preliminare: cerchiamo di diffidare  da chi ostenta “cultura fai da te” e pretende di risolvere tutto a distanza (per esempio con l’invio di foto !!!)

7-Quanti interventi sono necessari ?

Dipende sempre dalle condizioni di partenza e dalle aspettative del pz.

La nostra filosofia prevede di programmare un intervento per volta lasciando poi al pz la scelta di ripetere o meno la procedura purche’, ovviamente, ci sia un sito donatore efficace.

Nella nostra esperienza spesso il pz e’ rimasto soddisfatto, inaspettatamente per lui, gia’ dopo il 1° o 2° intervento, mentre invece ne prevedeva piu’ step.

8-A che eta’ si puo’ fare l’intervento?

Evitiamo di intervenire in pz molto giovani nei quali preferiamo intraprendere un terapia medica data dal dermatologo  abbinando a questa la Medicina Rigenerativa

Quando il quadro si sara’ chiarito maggiormente diamo indicazione al trapianto

Non esistono limiti netti di eta’ ma solo opportunita’ dettate dal buon senso  del pz e dalla professionalita’ del chirurgo

9- E’ vero che il Trapianto puo’ essere utilizzato per prevenire la caduta dei capelli nei giovani?

Non e’ vero.

L’Alopecia androgenetica e’ su base genetica quindi non si puo’ prevedere negli anni la  durata  ne’ l’entita’

Spesso vengono in studio pz giovani accompagnati dal padre con importante calvie e chiedono:
“voglio fare un trapianto perche’ non voglio divenare come mio padre!”
Non e’ una richiesta sensata e non  dobbiamo assolutamente assecondare il giovane e ansioso pz che  coinvolge nel suo problema entrambi i genitori ; un trapianto a 20anni non si fa perche’ sarebbe come andare a costruire una casa durante  un  terremoto.
Questi pz, nella totalita’ dei casi ,chiedono un trapianto per mantenere una prima linea bassa.

Tecnicamente si puo’ fare ma:



• quasi mai nella vita si mantiene un’attaccatura bassa come a 20 anni :quindi rischio di aspetto innaturale
• la calvizie non si arresta e se e’ destinata a incrementarsi potremmo avere in eta’ adulta una ridicola coroncina che funge da cornice ad un’area calva
• fare un trapianto a 20 anni significa depauperare per sempre il sebatoio di capelli utili e compromettere un intervento in seguito

10-Che si intende per l’effetto “bambola” e come“si puo’ ad evitare?

Si tratta di un errore tecnico dovuto ad un uso grossolano della metodica del trapianto

Si verifica quando si trapiantano isole con un numero eccessivamente alto di capelli (7-8 per isola)

Se si affina la tecnica e si allestiscono innesti piu’ piccoli (da 1 per la frontal-line a 3-4 capelli per aree piu posteriori) si evita l’inconveniente

11-E’ vero che il PRP fa crescere i capelli anche dove non ci sono piu’ ?

Falso

Il PRP puo’ stimolare i bulbi a produrre capelli di migliore qualita’ e quindi a rallentare la caduta

Non sostituisce il trapianto ,ma se viene fatto in contemporanea, ne favorisce l’attecchimento

E’ una sorta di “concimazione “ non di “semina”

12-E’ vero che con il PRP devo sospendere ogni cura?

Assolutamente no.

Il PRP si abbina a tutte le terapie del dermatologo

13-Cosa centra il PRP con le  cellule staminali ?

Il PRP  contiene piastrine,leucociti e proteine non cell staminali.

I fattori di crescita GF’s che si liberano dalle piastrine stimolano le le cell.staminali del bulbo a produrre capelli piu’ sani  e robusti

14-Anche con la “metodica Rigenera” i capelli nn ricrescono nelle aree calve?

Neanche il “Rigenera”fa crescere i capelli dove non ci sono piu’  ,in caso contrario nessuno si sottoporrebbe al Trapianto!!

La “Metodica Rigenera”come il PRP stimola i capelli a crescere meglio o,in caso di trapianto,ad attecchire prima

15- Con la Medicina Rigenerativa bisogna fare una terapia a vita?

Certamente si’ se  si vuol voler tenere a cura  i propri capelli .

La sospensione ,pero’,non comporta un crollo della situazione ma sindica solo un minore interesse per i propri capelli

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